La chiesa di San Nicola da Bari di Cecina ha origini molto antiche. Già nel 1299, infatti, venne restaurata e dotata dalla famiglia Boselli, che ne detenne il patronato per molti secoli. La chiesa originaria però venne successivamente ampliata e modificata. Nel 1580 Carlo Borromeo, durante la sua visita apostolica, la trova dotata di 3 altari e ne ordina numerose modifiche strutturali e artistiche, tra cui la rimozione di un altare dedicato ai Santi Rocco, Nicola e Stefano, la costruzione della sacrestia e la realizzazione dell’icona per l’altare maggiore. Nel 1687 la Vicinia (l’unione dei capi famiglia) accoglieva la proposta di Giovanni Maria Zuanelli di prolungare la chiesa verso sud, sull'area del cimitero, e di aggiungervi due cappelle con due nuovi altari. I lavori di ampliamento e ammodernamento della chiesa terminarono nel 1744, come recita iscrizione sulla facciata. La parrocchia di Cecina e Messaga è stata eretta nel 1957.
La chiesa è un edificio ad aula unica con un presbiterio rettangolare e quattro cappelle laterali intervallate da imponenti lesene composite. La pala dell’altare maggiore raffigurante San Nicola, la Trinità e un committente venne realizzata dall’artista veneziano Girolamo Pilotti tra la fine del XVI secolo e l’inizio del successivo. Gli altari laterali sono strutture imponenti in stucco dipinto di gusto barocco realizzati lungo il primo quarto del XVIII secolo da Cristoforo Borri di Milano. I due altari vicini all’ingresso vennero commissionati dagli Zuanelli, come indica lo stemma della famiglia che campeggia sulla loro cimasa. Il più suntuoso è quello dedicato alla Madonna con il Bambino, che conserva un affresco quattrocentesco, incluso in una cornice barocca in stucco. Di fronte si trova l’altare dedicato a Sant’Alipio con San Domenico e Filippo Neri realizzato nel 1701, che custodisce un bel dipinto del pittore veneziano Andrea Celesti. Dello stesso autore sono anche le pale degli altri due altari più vicini al presbiterio, raffiguranti la Lapidazione di Santo Stefano e la Madonna in gloria tra i Santi Giovanni Battista, Lucia e Rocco. Se gli altari in stucco sono stati realizzati rispettivamente nel 1721 e nel 1725, l’esecuzione dei due dipinti è da riferirsi ai primi anni del Settecento.
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