Secondo la tradizione popolare gardesana la chiesa di Santa Maria del Benaco è tra le più antiche dell’intero lago, assieme a quelle di San Giacomo di Calì a Gargnano e San Zeno di Castelletto di Brezone. Nonostante la sua prima attestazione risalga al 1255 è presumibile ipotizzare un’origine più antica, considerando anche che Marin Sanuto nel 1483 la menziona come “chiesia antiqua”. Di certo la chiesa di Santa Maria del Benaco, come la parrocchiale a poca distanza, sorsero sul sito della villa romana dei Nonii Arrii. Al suo interno si conservava fin al 1580 un altare costituito da vari elementi di rimpiego di epoca romana. La struttura era costituita da quattro colonne che sorreggevano una statua di Giove Ammone. Carlo Borromeo nel 1580 ne ordinava la distruzione. L’idolo pagano venne distrutto e si conservarono le quattro colonne poste attualmente sul sagrato esterno. Studi recenti stabiliscono che le colonne costituivano un ciborio di origine quattrocentesca che sosteneva elementi di rimpiego romano come la statua dell’ariete. Proprio nella seconda metà del Quattrocento infatti la chiesa subì una generale ricostruzione, alla quale seguirono nei secoli seguenti altre trasformazioni che portarono l’edificio a divenire il piccolo scrigno artistico composto da elementi di epoca diversa che è ora.
La chiesa si presenta con una facciata semplice, sulla quale si apre un oculo e il portale cinquecentesco. L’interno è ricco di decorazioni che la rendono una degli edifici sacri più belli del territorio. Nella navata si notano gli affreschi databili alla seconda metà del Quattrocento, come la volta dipinta a finti cassettoni. Gli affreschi raffigurano santi e profeti inquadrati in medaglioni e riquadri a candelabre o motivi decorativi tipici dell’epoca. Sull’arco di sinistra vi è la raffigurazione dell’Annunciazione. Si notino sulle pareti alcuni stemmi araldici di nobili famiglie locali che avevano patrocinato la decorazione o che detenevano diritto di sepoltura all’interno dell’edificio. In prossimità dell’altare maggiore si possono vedere due cappelle laterali costruite alla metà del Seicento. A sinistra si trova la cappella dedicata a Sant’Antonio da Padova, santo raffigurato nella pala e negli affreschi della volta. Sulla destra si trova la cappella di San Gerolamo che ospita attualmente una statua del Sacro Cuore. L’altare maggiore presenta decorazioni di epoca diversa. Sulle pareti sono visibili tracce di affreschi cinquecenteschi con scene di vita della Vergine, fatti coprire in epoca successiva e riscoperti solo nello scorso secolo. L’altare maggiore in marmi policromi e la decorazione della volta risalgono al Settecento. Nella nicchia sopra l’altare è conservata la bella scultura lignea della Madonna con il Bambino. Nell’Ottocento, come riporta l’iscrizione sul pavimento, venne rifatta la pavimentazione grazie al generoso lascito di una devota.
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