Le commissioni

Consiglio dell'Unità Pastorale e Consigli Pastorali Parrocchiali

I Consigli Pastorale sono detti “organismi di comunione” e hanno lo scopo di aiutare il Parroco nella gestione della vita pastorale e liturgica della Parrocchia.
Sono composti dai sacerdoti, dai rappresentati delle varie realtà associative e da laici eletti dalla comunità o indicati dal Parroco.
Sia il Consiglio Pastorale della singola Parrocchia che quello dell’U.P. hanno una funzione consultiva, ma sono vitali per la Comunità. Permettono infatti di mettere a disposizione di tutti i talenti e i carismi, il tempo e le energie per organizzare la vita della Parrocchia e dell’U.P. lasciando emergere la voce dello Spirito Santo e leggendo i segni dei tempi.

Nelle parrocchie più piccole il Consiglio Pastorale è sostituito dall’Assemblea Parrocchiale, con gli stessi compiti: chiunque sia interessato vi può prendere parte, mettendosi a disposizione.

Commissione Affari Economici

Ogni Parrocchia è tenuta ad avere un Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici, chiamato ad aiutare il Parroco nella gestione economica e amministrativa del patrimonio della Parrocchia stessa.
Sebbene lo scopo primario della Comunità Cristiana sia religioso e pastorale a tal fine è necessario amministrare le strutture, il denaro che viene dalle offerte dei fedeli e il patrimonio lasciato in eredità dal passato.
Il CPAE ha voto consultivo e non deliberativo, ma il Parroco è tenuto a dare ascolto al Consiglio sugli affari straordinari e per il bilancio annuale. Al di là di questo è sicuramente uno strumento utile e prezioso, soprattutto perché composto da persone con competenze tecniche e professionali insostituibili.

Commissione Liturgica

La Commissione Liturgica è composta da laici rappresentanti le varie Parrocchie dell’U.P. e dai sacerdoti. 
Il suo compito è curare la vita liturgica della Parrocchia:

  • - Primariamente favorendo la formazione e la comprensione del vero senso e valore della Liturgia della Chiesa;
  • - Organizzando i vari momenti Liturgici dell’Unità Pastorale, stendendo i calendari e favorendo la partecipazione;
  • - Curando i sussidi liturgici e il coordinamento dei ministri laici;
  • - Affiancando i sacerdoti nella gestione della Liturgia del’U.P.
È quindi chiamata a organizzare i momenti liturgici che coinvolgono l’intera U.P. così come i momenti tradizionali delle singole Parrocchie, in collaborazione con i vari Consigli Parrocchiali.

Commissione Famiglia

La Commissione Famiglia è nata nel 1995 con l’obiettivo principale di prestare adeguata attenzione alla “Famiglia”, alla sua evoluzione e alle sue problematiche. Nella commissione sono rappresentati i nuclei famigliari delle parrocchie comprese nell’unità pastorale ed è presieduta dal Parroco; si riunisce diverse volte l’anno. Far parte della Commissione Famiglia offre l’opportunità di crescita personale, di incontro con Dio e con gli altri, un momento di condivisione di pensiero; nel corso delle riunioni si dedica spazio alla lettura e riflessione su alcuni articoli di particolare gravità e interesse proposti dal Parroco e da essi si ricavano spunti per avviare proposte e iniziative a favore delle coppie e delle famiglie.

Commissione Caritas

La Caritas parrocchiale, organismo voluto dal Vescovo, si mette a servizio della Comunit? per realizzare al suo interno lo spirito e la pratica dell'amore fraterno, perch? la Comunit? prenda coscienza del rapporto esistente tra Catechesi, Sacramenti e Carit?, perch? ciascuno si faccia "Prossimo al suo Prossimo" a partire dagli "ultimi"... per servire tutti mediante l'accoglienza, la condivisione,il farsi carico dei bisogni degli altri. Una delle preoccupazioni fondamentali ? quella di operare con e nell'amore di Cristo, nel rispetto della diversit? e della dignit? delle persone, a partire dalla propria identit? cristiana. La sede della Caritas parrocchiale si trova a Maderno in Via Benamati (di fronte all'oratorio), ed ? aperta il marted? dalle ore 14,30 alle ore 16,30.

Commissione Missionaria

Il gruppo missionario dell’UP San Francesco da circa 20 anni porta avanti iniziative che sviluppano il dialogo e la collaborazione solidale tra mondi fisicamente o culturalmente distanti ma idealmente vicini, prepara veglie missionarie zonali, organizza incontri di preghiera e periodicamente propone il mercatino del commercio equo e solidale.

Lettori e Ministri Straordinari dell'Eucaristia

La vita liturgica e pastorale di una comunità cristiana non è competenza esclusiva dei sacerdoti. Lo Spirito Santo dona ad ogni cristiano doni, carismi e talenti per l’edificazione di tutti: ogni uomo e donna mette a disposizione questi doni in virtù del sacerdozio comune che viene dal Battesimo.
In particolare due sono i Ministeri, cioè letteralmente “servizi”, più strutturati e ufficiali affidati ai laici in ambito liturgico:

  1. Lettori: alcuni i fedeli sono chiamati a dare voce alla Parola di Dio durante la S. Messa e gli altri momenti liturgici a beneficio di tutta la Comunità. È un servizio che chiede preparazione e serietà, ma nessuna capacità tecnica particolare. Non è chiesta una drammatizzazione, ma solo di prestare la voce alla Parola.
  2. Ministri straordinari dell’Eucarestia: a seguito di uno specifico corso il Vescovo istituisce alcuni fedeli perché aiutino i sacerdoti a distribuire l’Eucarestia durante la S. Messa e, soprattutto, perché la portino agli anziani e ai malati che non possono parteciparvi. È una forma di carità e vicinanza molto preziosa.

Ministranti

Una volta chiamati “chierichetti” sono ora detti “ministranti” quei bambini e ragazzi, dalla prima elementare in poi, che desiderano aiutare nelle celebrazioni liturgiche, in particolare nella S. Messa.

Si tratta in primo luogo di un vero servizio nello spirito del Vangelo: mettersi a disposizione perché la comunità possa celebrare al meglio la Liturgia, regalando il proprio tempo e impegno. È poi un’esperienza personale arricchente per i ragazzi stessi: essere più vicini all’Altare e a Gesù Eucarestia, imparare la bellezza della Liturgia, vivere un’esperienza di gruppo e condivisione fondata sul Vangelo.

Essendo una forma di servizio non istituito è molto flessibile: non ci sono obblighi né vincoli, anche se è chiesta la serietà di rispettare gli impegni che uno liberamente sceglie di prendersi. Un bambino o ragazzo può chiedere di provare, iniziare l’esperienza e valutare se continuare o meno in piena libertà, ovviamente con il consenso dei genitori.

Chi volesse provare o avere informazioni può rivolgersi al Curato o al Parroco.

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