“Il Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d'ingresso alla vita nello Spirito e la porta che apre l'accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua mission. Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l'acqua e la parola» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1213.
Può ricevere il Battesimo chiunque non sia già stato battezzato. Occorre però distinguere:
a) Il battesimo dei bambini (0-7 anni): i genitori possono richiedere il Battesimo per il proprio bambino come dono per la sua vita. Si impegnano a educarlo nella fede cristiana e di partecipare alla vita della comunità cristiana.
In questo caso occorre contattare il Parroco per fissare un colloquio con i genitori per preparare il Rito e fissare una data e identificare un Padrino o una Madrina.
Nell’U.P. i Battesimi vengono amministrati la prima Domenica del mese (escluse le domeniche di Quaresima), durante la Solenne Veglia Pasquale, nella IV Domenica di Pasqua e nella Solennità dell’Immacolata (8 dicembre).
Per ogni esigenza particolare chiedere liberamente al Parroco.
b) Il battesimo dei ragazzi (7-14): è una situazione un po’ particolare. Occorre contattare il Parroco e attivare un percorso specifico per il ragazzo per accompagnarlo al Battesimo tenendo conto della sua maggior consapevolezza e libertà di scelta. Resta comunque fondamentale l’accompagnamento dei genitori.
c) Il battesimo degli adulti (14 anni in su): chi desiderasse avviare il cammino per diventare cristiano da adulto è bene che si rivolga al Parroco che lo metterà in contatto con la Diocesi di Brescia, che cura il cammino. In ogni caso si può contattare direttamente l’Ufficio Catechistico. Il cammino si compone normalmente di 4 incontri a Brescia culminanti nel Rito del Battesimo in Cattedrale durante la Veglia Pasquale.
Qui maggiori informazioni: http://www.diocesi.brescia.it/persona/ufficio-per-la-catechesi/iniziazione-cristiana-adulti/
“Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1422)
“È chiamato sacramento della Confessione poiché l'accusa, la confessione dei peccati davanti al sacerdote è un elemento essenziale di questo sacramento. In un senso profondo esso è anche una « confessione », riconoscimento e lode della santità di Dio e della sua misericordia verso l'uomo peccatore. […] È chiamato sacramento della Riconciliazione perché dona al peccatore l'amore di Dio che riconcilia: « Lasciatevi riconciliare con Dio » (2 Cor 5,20). Colui che vive dell'amore misericordioso di Dio è pronto a rispondere all'invito del Signore: « Va' prima a riconciliarti con il tuo fratello » (Mt 5,24).” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1424)
Può ricevere il Sacramento della Riconciliazione qualunque battezzato che sia pentito dei propri peccati e voglia fare il fermo proposito di non più peccare.
Per ricevere questo Sacramento si può chiedere a un qualsiasi sacerdote personalmente (per esempio prima o dopo una Celebrazione Liturgica) oppure contattandolo telefonicamente.
Durante l’anno liturgico, specialmente nei tempi forti di Avvento e Quaresima e in prossimità delle principali Solennità, vengono organizzati momenti particolari in cui potersi confessare come Liturgie Penitenziali comunitarie o giornate di disponibilità in Chiesa.
Questi momenti vengono resi noti tramite gli avvisi in chiesa, il bollettino dell’U.P. e la pagina FB dell’U.P. (https://www.facebook.com/UPSanFrancy)
“La santa Eucaristia completa l'iniziazione cristiana. Coloro che sono stati elevati alla dignità del sacerdozio regale per mezzo del Battesimo e sono stati conformati più profondamente a Cristo mediante la Confermazione, attraverso l'Eucaristia partecipano con tutta la comunità allo stesso sacrificio del Signore” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1322)
“L'Eucaristia è « fonte e culmine di tutta la vita cristiana ».
«Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua ».” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1324)
La Prima Comunione viene vissuta dai ragazzi all’interno del cammino di Iniziazione Cristiana (catechismo) nel contesto di una celebrazione comunitaria, con i loro compagni di cammino.
La Comunione domenicale, vitale e necessaria per la vita cristiana, viene regolarmente ricevuta partecipando alla Messa Domenicale.
È tuttavia possibile chiedere che l’Eucarestia venga portata a casa per persone anziane o malate, o comunque oggettivamente impossibilitate a partecipare alla S. Messa, indicativamente una volta al mese. In questo caso basta contattare il Parroco.
“Con il sacramento della Confermazione [i battezzati] vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa, sono arricchiti di una speciale forza dallo Spirito Santo, e in questo modo sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere con la parola e con l'opera la fede come veri testimoni di Cristo ».” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1285)
La Cresima dei ragazzi viene vissuta all’interno del cammino di Iniziazione Cristiana (catechismo) nel contesto di una celebrazione comunitaria, con i loro compagni di cammino.
La Cresima degli adulti si inserisce nel cammino di catecumenato per adulti. È quindi necessario contattare la Diocesi di riferimento, anche se è sempre preferibile contattare precedentemente il proprio Parroco. Qui maggiori informazioni: http://www.diocesi.brescia.it/persona/ufficio-per-la-catechesi/iniziazione-cristiana-adulti/
“Il patto matrimoniale con cui l'uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1601)
“Il consenso, mediante il quale gli sposi si donano e si ricevono mutuamente, è suggellato da Dio stesso. Dalla loro alleanza « nasce, anche davanti alla società, l'istituto [del matrimonio] che ha stabilità per ordinamento divino ». L'alleanza degli sposi è integrata nell'Alleanza di Dio con gli uomini: « L'autentico amore coniugale è assunto nell'amore divino ».” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1639)
Scegliendo il matrimonio religioso i fidanzati scelgono di coinvolgere Dio nella propria vita familiare e di fondare il proprio amore sull’Amore eterno di Dio. È quindi una scelta che chiede di essere presa con consapevolezza e onestà di cuore e produce effetti molto importanti. A ciò si uniscono gli effetti giuridici del matrimonio che è anche un vero e proprio contratto legale di fronte allo Stato e a norma di legge.
Per questi motivi il matrimonio richiede una certa preparazione:
“Con la sacra Unzione degli infermi e la preghiera dei presbiteri, tutta la Chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché alleggerisca le loro pene e li salvi, anzi li esorta a unirsi spontaneamente alla passione e alla morte di Cristo, per contribuire così al bene del popolo di Dio” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1499)
La malattia e la sofferenza sono esperienze molto forti nella vita di ogni persona. Per il credente in Cristo questa condizione, certamente dolorosa, è un modo per partecipare alla Sua stessa Passione, offrendo la propria sofferenza per il bene del mondo intero.
Il Sacramento dell’Unzione degli Infermi serve per accompagnare un’esperienza di malattia e sofferenza grave: il malato può sentire più vicina la presenza del Signore, chiedere se possibile la guarigione e affrontare la prova con più forza spirituale. Non è quindi solo un Unzione “estrema”: certo si può chiedere anche in prossimità della morte, ma si può chiedere anche prima di un’operazione delicata o durante una malattia grave in cui le speranze di guarigione siano buone.
È importante, per chi è credente, essere accompagnato dai Sacramenti, basta soltanto superare un pregiudizio errato.
Essendo un Sacramento “delicato”, che coinvolge persone malate o sofferenti, è richiesta una certa discrezione: per questo lo si può ricevere solo facendone esplicita richiesta al Parroco. Basta una telefonata (se è un’emergenza in punto di morte, a qualsiasi ora del giorno e della notte) da parte anche di un parente.
Il catechismo dei bambini e dei ragazzi
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